Cos'è l'acqua alcalina?

16.05.2023
L'acqua alcalina è un tipo particolare di acqua, caratterizzata da un pH superiore a 7.0.
La maggior parte delle acque in bottiglia presenta un pH alcalino, sebbene tra queste possano esistere ampie differenze in termini di residuo fisso e tipo di minerali contenuti.

L'acqua alcalina per eccellenza è quella ionizzata, ovvero depurata e lavorata grazie a un apparecchio chiamato ionizzatore.

La ionizzazione (sempre preceduta da un filtraggio) è un processo di elettrolisi controllata. Si ottiene grazie all'esposizione dell'acqua a una corrente a basso voltaggio; quest'ultima passa tra due elettrodi in titanio rivestiti di platino (un polo positivo e uno negativo), che vengono immersi nel liquido all'interno di una camera isolata.
La ionizzazione tende a separare i cationi dagli anioni e al termine della lavorazione produce due tipi di acqua.
I cationi sono ioni positivi che si concentrano intorno all'elettrodo negativo e danno luogo a un'acqua catodica o ridotta (alcalina). Gli anioni sono ioni negativi che si concentrano intorno all'elettrodo positivo e producono un'acqua ossidata o anodica (acida).
I due fluidi escono separatamente dalla macchina e, mentre l'acqua alcalina ionizzata viene destinata all'alimentazione, l'acqua acida si presta maggiormente al lavaggio e alla detersione (per le mani, gli alimenti ecc).

A Cosa Serve?

L'acqua alcalina è una bevanda fondamentale (quasi un capostipite) della dieta acido-base. Si tratta di un regime alimentare finalizzato a migliorare lo stato di salute generale, che si dovrebbe ottenere incrementando il pH dell'organismo attraverso la scelta di alimenti e bevande "di tipo basico".
I sostenitori della dieta alcalina affermano che l'alimentazione occidentale contemporanea (ad esempio quella del Nord America) sia fortemente scompensata a causa dell'eccesso di "alimenti acidi".
I prodotti responsabili dell'abbassamento del pH fisiologico sarebbero anche colpevoli dell'aumento dell'incidenza di certe malattie e condizioni disagevoli quali:

  • Problemi cardiaci.
  • Alterazioni ormonali.
  • Perdita di massa muscolare.
  • Perdita di massa ossea.

Anche l'acqua contribuisce a determinare il pH della dieta e alcuni tipi mostrano una chiara tendenza all'acidità; in particolare, l'acqua di rubinetto.
Stando a quanto afferma la dieta acido-base, l'acqua di rubinetto sarebbe fortemente acidificante e tendenzialmente pro-ossidante, a causa dei principi inquinanti e dei minerali "sbagliati" che la caratterizzano.
Non a caso, i seguaci di questa filosofia nutrizionale definiscono questo tipo di bevanda "acqua morta" e per lo stesso principio asseriscono che dal canto suo l'acqua alcalina possa aiutare il corpo a metabolizzare i nutrienti e ad espellere più efficacemente le tossine.
Ciò promuoverebbe lo stato di salute migliorando le performance fisiologiche, grazie all'effetto tampone sui prodotti tossici acidi accumulati nel corpo (che verrebbero letteralmente "neutralizzati").
A sostenere quest'ipotesi ci sarebbe anche una traccia storica. I reperti archeologici della Rift Valley, in Etiopia, indicano che gli ominidi hanno trascorso gran parte della loro evoluzione in questa zona (da Homo Ergaster a Homo Sapiens). Effettuando varie campionature delle acque circostanti è emerso che tutti i laghi circostanti hanno un pH fortemente alcalino (fino a 9,5-9,7), il che giustificherebbe la sopravvivenza e la progressione evolutiva della specie umana.

Meccanismo Alcalinizzante dell'Acqua

Dal punto di vista chimico, l'acqua alcalina deve la sua capacità terapeutica al potenziale di ossido-riduzione od ORP (Oxidation Reduction Potential).
Questo parametro descrive la capacità di una molecola, di uno ione o di un composto di cedere elettroni (ossidandosi – ORP positivo) o di ricevere elettroni (riducendosi, diventando un antiossidante – ORP negativo).
Per fare un esempio, gli antiossidanti naturali dell'organismo (ad esempio il coenzima Q10) o quelli introdotti con gli alimenti (ad esempio le vitamine A, C e E) hanno un ORP negativo.
In definitiva, grazie ai suoi elettroliti prevalentemente alcalinizzanti come il calcio, il silicato di potassio, il magnesio e il bicarbonato, l'acqua alcalina dovrebbe esercitare una potentissima funzione antiossidante.

Opinione della Scienza

Perché gli Alimenti e le Bevande Non Possono Alterare il pH del Sangue?

L'equilibrio acido-base dell'organismo è supportato da una serie di meccanismi fisiologici molto efficaci.

In condizioni normali, il il pH del sangue non subisce alterazioni di rilievo e si mantiene in condizioni di leggera alcalinità, tra 7.35 e 7.45.

Piccole ma clinicamente significative variazioni del pH sanguigno si possono invece registrare in certe patologie (solitamente di natura renale o diabete grave e scompensato), durante alcune terapie farmacologiche o in caso di condotte alimentari estreme (dieta chetogenica e analoghe).
Oscillazioni del pH ematico superiori a ± 0.4 punti si accompagnano a una grave compromissione organica e, in assenza di trattamento, possono rivelarsi letali.

Per le Urine è Diverso

Lo stesso non si può dire in merito all'equilibrio del pH nelle urine. Queste rappresentano un mezzo di escrezione molto importante per l'organismo e più precisamente costituiscono lo "scarto del sangue".
I cibi e bevande, acidi o basici, non sono in grado di alterare il pH sanguigno perché i sistemi di regolazione lo mantengono in equilibrio neutralizzando (bicarbonato, albumina ed emoglobina) o espellendo (ventilazione polmonare e filtrazione renale) le molecole potenzialmente responsabili dell'alterazione.
Come abbiamo visto, parte delle molecole e degli ioni acidi indesiderati (non volatili) vengono filtrati dai reni e si concentrano nelle urine.
Assieme ad essi finiscono nel fluido escretorio anche alcune molecole dei sistemi di regolazione; tuttavia avviene anche un processo di riassorbimento selettivo, motivo per cui le urine possono diventare parecchio più acide o basiche del sangue.

 

Altre Presunte Interazioni tra Dieta e pH del Sangue

I sostenitori della dieta acido-base e dell'acqua alcalina ipotizzano che il danno arrecabile con le bevande e gli alimenti acidi possa essere anche di tipo indiretto.
In pratica, non sarebbe il pH del sangue a variare pericolosamente, bensì la concentrazione di alcuni minerali normalmente contenuti nelle ossa e nei muscoli.
Questi verrebbero utilizzati come sistema tampone per contrastare l'acidosi alimentare, causando nel lungo termine lo svuotamento delle scorte.
Per la verità, i sistemi tampone del sangue sono principalmente costituiti da:

  • Bicarbonato-acido carbonico.
  • Fosfato monobasici-bibasici.
  • Albumina.
  • Emoglobina.

Seguiti e supportati da:

  • Controllo renale: per l'escrezione dell'acidità fissa (ad esempio i chetoacidi).
  • Controllo polmonare: per l'escrezione dell'acidità volatile (ad esempio l'acido carbonico).

L'unico minerale citato tra i sistemi tampone del sangue è il fosforo che, non a caso, è tra i sali più presenti nell'alimentazione umana.
E' pur vero che il controllo renale coinvolge anche il potassio, il sodio, il calcio ecc; d'altro canto, in base a quando menzionato dalla bibliografia scientifica, l'espulsione significativa di questi elementi ne incrementa di riflesso la capacità di assorbimento a livello intestinale (il meccanismo è molto più complesso di quanto sembri, dato che i sistemi biologici sono finemente coordinati per garantire l'omeostasigrazie a efficenticissimi meccanismi feedback).
Un'eventuale deplezione nell'organismo di minerali può essere causata solo dalla contemporanea presenza di

  • Scarsa assunzione.
  • Patologie endocrine.
  • Eccessiva escrezione (probabilmente anch'essa di natura patologica).

Commento

Tutto ciò spiega perché l'acqua alcalina non possa esercitare alcun effetto rilevante sul pH del sangue; tuttalpiù è in grado di:

  • Esercitare un effetto benefico sulla formazione di certi calcoli renali (ma parallelamente aumenta il rischio per litiasi renale di altro genere).
  • Contribuire all'equilibrio elettrolitico nel lungo termine (è una possibile fonte di potassio, magnesio e calcio).

Sarebbe quindi opportuno concentrarsi maggiormente sulla quantità e sul tipo di minerali che caratterizzano l'acqua alcalina, piuttosto che sul pH finale.
Inoltre non dimentichiamo che alcune patologie renali e l'assunzione di certi farmaci possono indurre facilmente l'accumulo metabolico di minerali e sfociare in effetti collaterali significativi.

Acqua Alcalina e Idratazione

Inopportuna in caso di patologie renali e terapie farmacologiche che incidono sulla filtrazione o richiedono urine acide, l'acqua alcalina potrebbe invece risultare consigliabile per il mantenimento dell'idratazione.
L'assunzione di acqua alcalina partecipa a ridurre la produzione di urina e l'osmolalità del sangue, permettendo di conservare maggiori livelli di idratazione e garantendo la fluidità del sangue nel sistema cardiovascolare.
NB. Ricordiamo che un'alta osmolalità del plasma è associata all'aumento del rischio di morte per ictus.
Questi effetti non sono istantanei ma graduali, il che suggerisce un ipotetico vantaggio nel lungo termine.

Acqua Alcalina e Sport

Alcuni suppongono che l'acqua alcalina possa favorire la prestazione dello sportivo.
Durante l'attività fisica motoria vengono prodotti molti ioni idrogeno (liberati dall'acido lattico), che tendono ad abbassare il pH; normalmente vengono tamponati dalla presenza di bicarbonato-acido carbonico ma sono comunque responsabili dell'insorgenza di fatica.
Bere acqua alcalina potrebbe migliorare la capacità tampone, ottimizzando la prestazione; il meccanismo è lo stesso degli integratori a base di bicarbonato di sodio, ma non mostra gli stessi effetti negativi, che sono:

  • Reazioni gastrointestinali (diarrea).
  • Eccesso di sodio nella dieta (predisponente l'ipertensione nei soggetti sodio-sensibili e talvolta responsabile del peggioramento della gastrite).

NB. Rinforzando l'acqua alcalina con potassio e magnesio si potrebbe ottenere una maggior tollerabilità alla fatica, soprattutto nelle prestazioni di lunga durata.

Acqua Alcalina e Disinfettanti per la Potabilizzazione

L'acqua del rubinetto è resa potabile da una serie di processi chimico-fisici.
Nel lungo termine, un eccesso di residui lasciati dalle molecole disinfettanti potrebbe favorire l'accumulo nell'organismo e determinare effetti negativi per la salute.
Con il processo di depurazione e ionizzazione, una parte delle tossine viene rimossa efficacemente dall'acqua.
Tuttavia, anche nell'acqua alcalina rimangono certi tipi di inquinanti e in concentrazioni addirittura maggiori.
Ciò significa che l'acqua alcalina non è necessariamente un prodotto migliore dell'acqua normale.

Acqua Alcalina e Flora Intestinale

Come anticipato, l'alcalinizzazione dell'acqua induce un cambiamento del potenziale di ossidoriduzione (acronimo inglese ORP).
Questo sembra modificare la composizione dei batteri intestinali, ma non è chiaro se ciò si limiti a una selezione tra quelli fisiologici o possa favorire la protezione dai patogeni.

Acqua Alcalinizzata e AGE

La glicosilazione avanzata è un processo non enzimatico che avviene nei soggetti che soffrono di iperglicemia cronica (diabetici).
Si tratta di un effetto negativo che porta alla formazione di prodotti nocivi per diversi tessuti del corpo; questi sono detti advanced glycation end-product (AGES) o prodotti finali della glicosilazione avanzata.
Uno studio sui ratti affetti da alti livelli di AGES ha messo in evidenza un possibile ruolo protettivo dell'acqua alcalina sul fegato; tuttavia non si tratta di una vera e propria evidenza scientifica ma piuttosto di una base sulla quale approfondire con ulteriori sperimentazioni.

Conclusione

Esistono solo poche prove SCIENTIFICHE a sostegno delle ipotesi che vedono l'acqua alcalina come alimento benefico per l'equilibrio acido-base e il mantenimento in salute delle ossa e/o dello scheletro.
Le uniche significatività di natura chimica o nutrizionale riguardano il rapporto tra sali minerali, equilibrio elettrolitico e certe forme di litiasi renale.
E' ipotizzabile che l'acqua alcalina possa migliorare lo stato di idratazione complessivo negli sportivi nel lungo termine, ma si tratta solamente di un'ipotesi.
Non è da escludere che l'acqua alcalina eserciti un ruolo positivo nell'esercizio fisico intenso, ma è più probabile che tale efficacia possa essere riprodotta arricchendo con bicarbonato di sodio dell'acqua comune.
Grazie al processo di alcalinizzazione, l'acqua perde una parte di inquinanti, ma d'altro canto ne conserva altri a maggiori concentrazioni.
Il cambiamento della ORP incide sulla composizione batterica intestinale ma non è chiaro in che modo e in quale misura.
In alcuni studi sui ratti, l'acqua alcalinizzata ha dimostrato un effetto epatoprotettivo nei confronti delle AGEs. Sull'uomo non esistono evidenze scientifiche e si richiedono ulteriori approfondimenti.
Il consumo di acqua alcalina può essere consigliabile per tutti i soggetti sani che non seguono terapie farmacologiche destinate alla regolazione urinaria.
E' una valida alternativa all'acqua normale e potrebbe esercitare qualche effetto positivo; non è detto che la mancanza di evidenze scientifiche corrisponda all'inefficacia totale di questo prodotto.
Tra le varie applicazioni, probabilmente quella di maggior rilievo è nell'ambito sportivo, anche se consiglierei di arricchire il liquido con magnesio, potassio e glucosio fino ad ottenere una bevanda isotonica.

GENYAQUA